Oggi ascoltiamo l’inizio del Vangelo di Marco (capitolo 1, versetti 1-8). È una specie di introduzione a tutto il racconto. Già la prima frase riassume tutto il contenuto del libro: «Inizio del Vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio». La bella notizia che viene proclamata non è un insieme di verità ma una persona: Gesù. Marco ci guiderà a scoprire che Gesù è il Cristo, cioè il Messia promesso al popolo di Israele e, successivamente, sulla croce, si rivelerà Figlio di Dio.
Dopo questa frase iniziale il Vangelo ci presenta Giovanni Battista che, nel deserto della Giudea, battezzava e proclamava «un battesimo di Conversione per il perdono dei peccati». Giovanni prepara il popolo ad accogliere il Messia invitandolo a convertirsi (a cambiare vita). È un invito rivolto anche a noi: siamo chiamati a riflettere su noi stessi, a guardarci dentro, a riconoscere i nostri egoismi, a fare emergere il desiderio di cambiare il nostro modo di pensare e di vivere. Ma l’annuncio di Giovanni Batista parla di un futuro di vita e di gioia: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
In queste parole c’è una bella presentazione di Gesù. Lui è “il più forte” è il titolo che la Bibbia dà a Dio: forte nell’amore. Gesù è presentato come un re, al quale i principi vinti dovevano fare un atto di sottomissione sciogliendo i legacci delle sue calzature. Infine Gesù è annunciato come colui che battezza «in Spirito Santo»; colui che dona all’uomo la vita stessa di Dio, lo spirito dell’amore.
Nel cammino dell’Avvento, mentre siamo invitati a riflettere sulla nostra vita, a riconoscere i nostri peccati, risuona la bella notizia di Gesù. È lui, forte nell’amore, centro della storia, che ci dona la vita nuova di figli di Dio.
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