Riprendiamo, da oggi, la serie delle domeniche del Tempo Ordinario e riprendiamo la lettura del Vangelo di Luca (capitolo , versetti 51-62).

Siamo a una svolta: «Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto [allusione alla morte e all’ascensione di Gesù al cielo], Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme». Si tratta di una decisione importante che lo condurrà alla croce. Luca dedicherà dieci capitoli a questo viaggio durante il quale Gesù si impegnerà in modo particolare a istruire i discepoli e, quindi, anche noi. Già da subito, attraverso una serie di episodi, il Maestro ci presenta le condizioni per seguirlo. Si tratta di seguirlo in maniera radicale, non tollerando condizioni o ritardi.

Episodio 1 Giacomo e Giovanni vorrebbero far scendere fuoco dal cielo per punire un villaggio di Samaritani che si rifiuta di accogliere Gesù. Il Maestro usa misericordia, rimprovera i due apostoli e si mette in cammino verso un altro villaggio. Gesù rispetta l’uomo anche quando l’uomo lo rifiuta. Lo stesso atteggiamento devono avere i suoi discepoli.

Episodio 2 Una persona dice a Gesù di volerlo seguire. Il Maestro ricorda che il discepolo è chiamato a condividere la sua condizione precaria: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».

Episodio 3 Questa volta è Gesù che chiama una persona a seguirlo. L’uomo interpellato non risponde di no, ma avanza una richiesta legittima: «Signore permettimi prima di andare a seppellire mio padre». Gesù risponde con una frase paradossale: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu invece va’ e annuncia il regno di Dio». In modo provocatorio Gesù vuol far capire l’urgenza di annunciare il regno di Dio, tutto diventa relativo, secondario. Ciò che è importante è seguire Cristo.

Episodio 4 Un’altra persona dice: «Ti seguirò Signore, prima però lascia che mi congedi da quelli di casa mia». Gesù risponde: «Nessuno, che mette mano all’aratro e poi si volta indietro, è adatto per il regno di Dio». È un esempio chiaro: il contadino che intende tracciare un solco deve necessariamente guardare avanti per farlo diritto. Seguire il Maestro non comporta ripensamenti, distrazioni o nostalgie.

Attraverso questi episodi e le affermazioni di Gesù possiamo capire quello che viene richiesto ai discepoli e cioè seguire il Maestro sulla via dell’amore che accetta anche il rifiuto, seguirlo nella sua condizione precaria, mettere il Signore al primo posto e guardare avanti con lo sguardo rivolto alla meta che Gesù indica: la gioia e la pienezza di vita.

Categories: Articoli

0 Comments

Lascia un commento

Loading